Omicidio Pierini, perizia psichiatrica per nipote: “Succube della madre”

17 Gennaio 2016 06:58

Giuseppina Pierini - luogo del ritrovamento

Potrebbe essere presto sottoposto a perizia psichiatrica Gino Laurini, il 22enne che con la sua confessione ai carabinieri lo scorso novembre ha mandato in carcere la madre Maria Grazia Guidoni per l’omicidio della nonna Giuseppina Pierini, compiuto nel 2012 nella casa di via Bosi a Pontenure. Il ragazzo, attualmente a piede libero, è accusato al pari della madre di omicidio premeditato pluriaggravato.
Dopo essere stato interrogato a Piacenza, Gino Laurini è tornato a vivere con il padre naturale in Abruzzo. Lì, dopo la tempesta di queste settimane, sta cercando una momentanea serenità in attesa delle decisioni della Procura di Piacenza

“È relativamente tranquillo, compatibilmente con quello che è successo – conferma l’avvocato difensore Sandro Nunzi – e posso confermare, come già sottolineato dalla Procura, che il ragazzo fosse succube della madre e per questo motivo ha vissuto finora una particolare situazione familiare. Quindi sarà verosimilmente sottoposto ad una perizia psichiatrica: pur essendo sano di mente, va indagato questo suo stato di sudditanza. E questa, anche se oggi è prematuro parlarne, potrebbe essere anche la linea di difesa”.

Intanto si è scoperto che prima di confessare il suo terribile segreto ai militari, il 22enne aveva deciso di raccontare tutto all’ex compagno di Maria Grazia Guidoni. Il giovane, in cattivi rapporti con la madre, si era progressivamente staccato dal nucleo familiare ed aveva preferito andare a vivere con il secondo marito di lei, dopo aver trovato lavoro nella sua azienda. Il giovane ha raccontato il delitto al patrigno, che è rimasto ad ascoltarlo impietrito. Poi quest’ultimo ha deciso di accompagnarlo dai carabinieri.

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