Defibrillatori in impianti sportivi, altri sei mesi. Aschieri: “Proroga da 60 morti”

27 Gennaio 2016 21:48

La dott.ssa Daniela Aschieri

La dott.ssa Daniela Aschieri

La notizia di un possibile rinvio era nell’aria già da qualche settimana, ora c’è l’ufficialità: per le società sportive, ci sarà tempo fino al 20 luglio 2016 per procedere con l’installazione obbligatoria di un defibrillatore all’interno degli impianti dove vengono svolte le attività. Il decreto del ministero della Salute approvato l’11 gennaio scorso, prevede una proroga di sei mesi rispetto a quanto previsto dal cosiddetto Decreto Balducci. Un rinvio che va incontro alle difficoltà cui stanno facendo fronte numerose società in giro per l’Italia dove, al contrario di quanto verificatosi a Piacenza, la dotazione è ancora al di sotto di una copertura accettabile.

Intervistata a riguardo, Daniela Aschieri, responsabile di Progetto Vita ha commentato così la notizia: “Non è per nulla positivo, visto che ogni anno muoiono per arresto cardiaco oltre cento persone durante lo svolgimento di attività fisica – ha detto la cardiologa – pertanto, seppur triste ammetterlo, questa proroga significa almeno una sessantina di morti che si potrebbe cercare di evitare”.

Si attesta al 65% la copertura nella nostra provincia, con gli impianti della città che invece già rispondono ai requisiti dalla normativa che entrerà pienamente in vigore il prossimo 20 luglio: ovvio come il ruolo di Progetto Vita sul territorio abbia giocato un ruolo chiave.

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