Dal 1° ottobre tornano le limitazioni al traffico. Misure d’emergenza già dopo 4 sforamenti consecutivi

22 Settembre 2017 16:34

Anche a Piacenza scatteranno dal prossimo 1 ottobre le misure antismog che, per la prima volta, saranno le stesse per tutta l’area padana, come previsto dal “Nuovo Accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano” firmato dall’Emilia Romagna con il ministero dell’Ambiente insieme a Lombardia, Piemonte e Veneto.

Confermate le misure previste dal “Piano aria integrato regionale” relative alla limitazione della circolazione dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche dalle 8,30 alle 18,30 per le auto e i veicoli commerciali diesel fino all’euro 3 e benzina fino all’euro 1.
Sono previste anche misure aggiuntive da attuare in modo omogeneo nelle quattro Regioni e che saranno approvate la prossima settimana dalla Giunta regionale.
Dal 1° ottobre, come previsto dal Piano aria regionale, in caso di superamento dei limiti di Pm 10 per 4 giorni consecutivi le restrizioni alla circolazione scattano in modo automatico dal giorno successivo e si estendono ai veicoli diesel euro 4. Inoltre, entrano in vigore misure emergenziali aggiuntive, derivanti dall’Accordo di bacino padano, che prevedono il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa con prestazioni emissive inferiori alla classe 3 stelle, in presenza di impianti alternativi; il divieto di combustione all’aperto e di spandimento dei liquami zootecnici.
Il periodo di superamento di 4 giorni, anziché di 7 come negli anni precedenti, costituisce un criterio di maggior cautela per la salute dei cittadini e garantisce ancora più efficacia agli interventi. Dopo 10 giorni consecutivi di sforamenti, invece, il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa viene esteso anche alla classe 3 stelle.
Tutte le misure emergenziali restano in vigore fino al primo giorno di aggiornamento del bollettino (il primo lunedì o giovedì successivo al giorno del blocco). Sono prorogate se i livelli rimangono superiori alla soglia.

“Per la prima volta si stabiliscono misure emergenziali comuni per le quattro regioni del bacino padano – sottolinea l’assessore regionale alla Difesa del suolo e Politiche ambientali, Paola Gazzolo – che da sole rappresentano il 40% della popolazione italiana e la zona più produttiva del Paese. Stiamo lavorando insieme con serietà ma, all’impegno delle istituzioni, serve che si unisca l’impegno dei cittadini perché la qualità dell’aria è un tema che riguarda tutti. Un’aria migliore passa da comportamenti virtuosi e il rispetto delle regole è la premessa per ottenerla”.

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