Stop alle biciclette controsenso in centro storico entro il 2017

17 Ottobre 2017 05:00

Entro la fine del 2017 le cose cambieranno per i ciclisti che si muovono all’interno del centro storico di Piacenza. Non sarà più possibile viaggiare controsenso. Una questione dibattuta che, in questi anni, ha diviso i piacentini tra favorevoli e contrari al provvedimento. Ma facciamo un passo indietro e ricostruiamo l’iter tanto contestato.

Il 26 luglio 2005 viene attribuita al centro storico la valenza di zona di particolare rilievo urbanistico. Nel 2008 la giunta Reggi istituisce, all’interno del perimetro, il limite di velocità di 30 km/h e consente ai ciclisti di circolare in direzione opposta a quella consentita. Nel 2011 però, il Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti, interpellato dal comune di Montichiari in provincia di Brescia per ricevere un parere in materia di percorsi ciclabili, stabilisce che il transito in senso opposto può essere consentito ma solo a certe condizioni: in ogni strada deve essere installata un’apposita segnaletica mentre il tratto interessato deve misurare 4,25 metri, a cui aggiungere i marciapiedi, gli eventuali percorsi pedonali o gli spazi di sosta di altri 2 metri. Nonostante le vie interessate a Piacenza non siano in possesso di questi requisiti l’ordinanza viene confermata il 6 febbraio 2013.

Oggi invece arriva lo stop da parte dell’attuale giunta. L’assessore alla mobilità Paolo Mancioppi annuncia: “Il comune deve tornare alla legalità, chi viaggia in controsenso lo fa a suo rischio e pericolo. Carte alla mano è chiaro che la situazione non è più tollerabile. C’è un parere che non possiamo trascurare e che risale a ben 6 anni fa. Dobbiamo pensare alla sicurezza dei nostri cittadini” – ha sottolineato Mancioppi.

Su 124 vie del centro storico soltanto 20 potrebbero essere considerate in regola se il comune installasse gli opportuni cartelli (che non sono quelli attuali). Il 45% di vie non possiede invece alcuna delle caratteristiche richieste. Tra queste troviamo via Romagnosi, via Santa Franca, via Poggiali, via Illica, solo per citarne alcune. In queste vie il transito contromano non sarebbe mai stato consentito secondo il parere del Ministero. Un altro 40% di vie potrebbe essere in regola con le dimensioni stradali richieste solo se l’amministrazione togliesse i posti auto. Via Borghetto ne perderebbe 50 per esempio, via San Bartolomeo una quarantina, via Cantarana 32. Complessivamente i piacentini dovrebbero dire addio a 924 posti auto di cui 87 per disabili per consentire ai ciclisti di percorrere il centro contromano. “Come potete immaginare non è possibile neanche pensare a una soluzione del genere” – ha concluso Mancioppi.

La nostra inchiesta prosegue: per segnalazioni scrivete a [email protected] o [email protected].

 

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