Centocinque anni tra i monti. La vita e i ricordi di Paolo Buscarini

25 Gennaio 2018 06:00

È ancora forte Paolo Buscarini, classe 1912 nato e vissuto sempre a Scabiazza, cinque case tra Bobbio e Coli. Centocinque anni portati benissimo. Occhiali, cappello sempre in testa e ancora energia da vendere. Una vita passata tra i suoi campi, le vacche e i mercati dove vendeva i prodotti della sua fatica.
Ogni mattina, Paolo fa il suo giro, controlla l’orto che la nipote Rita (altra unica abitante della piccola frazione) coltiva sotto la sua supervisione, arriva fino alla chiesa dove d’estate riposa su una panchina usando un sasso come cuscino. I ricordi tornano ad allietarlo o infastidirlo: i dieci fratelli, la fame durante la guerra, gli anni con gli alpini, la fatica nei campi, la povertà. Una vita lunga, dura, a contatto sempre con gli elementi naturali che a volte non lasciano scampo. L’amore per la moglie, scomparsa 18 anni fa, lo fa ancora piangere, ma Paolo è  forte, va avanti.

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