Arresto cardiaco fatale a Matteo Benedetti. Donati gli organi

22 Aprile 2018 11:30

L’ultimo gesto di grande generosità è stato quello di donare i propri organi. E’ avvenuto l’espianto di fegato e reni di Matteo Benedetti, per tutti il “Teo”, morto in seguito a un gravissimo arresto cardiaco che lo ha  colpito martedì 17 aprile mentre si trovava al lavoro nella ditta di Pontenure di cui era dipendente. A dare l’allarme erano stati i colleghi; i soccorritori giunti sul posto avevano provato a rianimarlo, ma alla fine non c’è stato nulla da fare. Troppo lungo il tempo trascorso a terra senza battito cardiaco, tanto da indurre i medici a dichiararne la morte cerebrale.

Lascia la moglie Morena e il figlio Andrea, di soli 7 anni, oltre ai familiari e ai tantissimi amici che lo stanno piangendo, ricordandone il sorriso sempre stampato sul volto.

Come ultimo atto di generosità, la famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi.

Classe ’77, grande appassionato di calcio, ex giocatore molto noto in ambito dilettantistico, tifoso juventino, centrocampista dai piedi buoni, il “Teo” era cresciuto nel settore giovanile del Piacenza, per poi giocare in numerose squadre dilettantistiche e amatoriali, tra cui la Besurica, il Fiore, il Rivergaro e il San Polo (solo per citarne alcune).

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