Trasferimento archivio di stato nell’ex caserma Cantore: è scontro tra Comune e Demanio

26 Giugno 2018 05:00

“A parte il fatto che lo abbiamo letto sulla stampa, desidereremmo sapere dal direttore del Demanio quali sono tempi per i lavori nel monastero di Sant’Agostino (la ex caserma Cantore) per il trasferimento definitivo dell’Archivio di Stato. Quello che l’Archivio contiene è patrimonio della città e la stessa sede è del Comune. Non si può deciderne cosa farne senza interpellare nessuno”. Lo afferma la deputata Elena Murelli (Lega) che il 25 giugno ha visitato l’attuale sede dell’Archivio, a Palazzo Farnese, con l’assessore comunale alla Cultura, Massimo Polledri, dopo la notizia che il direttore del Demanio, l’ex sindaco Roberto Reggi, ha auspicato un’accelerazione dei lavori mettendo a disposizione 2,5 milioni di euro. Una parte dei documenti si trova già nell’ex monastero, mentre al secondo piano di Palazzo Farnese – sopra la Cappella Ducale – si trovano i manoscritti più antichi, tra cui due pergamene del X secolo e tantissimi atti notarili che vanno dal 1200 al 1400. Un tesoro culturale “che deve essere salvaguardato e valorizzato” hanno spiegato Murelli e Polledri.

“E’ quello che intendiamo fare – ha replicato Reggi – mi sembra strano che nessuno ne sapesse niente visto che il trasferimento era già stato sottoscritto nel dicembre del 2014, basterebbe leggere le carte. La novità è che vogliamo dare un’accelerata garantendo tutte le risorse necessarie per completare l’iter secondo i tempi già prefissati – ha proseguito il direttore del Demanio. Abbiamo fatto così anche in altre città italiane dove il nostro impegno è stato accolto con entusiasmo mentre qui ne è nata una polemica”.

L’obiettivo dunque è di accelerare sul recupero del monastero di Sant’Agostino completandone i lavori di restauro nel 2019 per liberare Palazzo Farnese – da tre anni e mezzo preso in carico dal Comune – e destinarlo alla vocazione museale che gli è propria.

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