“L’ex macello è ormai stretto, il Politecnico cerca nuovi spazi”: il Prorettore Zaninelli a “Nel Mirino”

23 Novembre 2018 23:00

Negli ultimi anni è boom di iscritti alla facoltà di architettura tanto che ora il Politecnico cerca nuova spazi. «L’ex macello è una sede bellissima, che lascia a bocca aperta tutti, ma iniziamo a essere stretti». Lo ha confidato a Nel Mirino Dario Zaninelli, dal 2011 prorettore del Politecnico di Milano con controllo anche sulla sede piacentina.

“Ringrazio il sindaco Patrizia Barbieri e il vicesindaco Elena Baio che si stanno prendendo a cuore la questione” ha aggiunto. L’intervista con il direttore Nicoletta Bracchi è stata anche l’occasione per fare il punto sulla crescita dell’Università che sforna ingegneri e architetti.

“Il Politecnico è cresciuto come numeri ed è cambiato come indirizzi nelle lauree magistrali – ha spiegato Zaninelli -. In breve siamo passati da 900 a 1100 iscritti (nella laurea magistrale sono più gli iscritti ad architettura). C’è stato un adeguamento nel corso di ingegneria energetica che si è legato alle energie rinnovabili e sulla meccanica con corsi specifici dedicati alle macchine utensili. Anche l’architettura si è evoluta: oggi si possono preparare sia architetti pianificatori che del paesaggio, consentendo in questo modo di avere prospettive lavorative migliori”.

E a proposito di prospettive lavorative il prorettore ha rivelato, dati alla mano, che “ancora oggi, nonostante tutte le difficoltà di questo momento storico, a un anno dalla laurea il 100% dei nostri laureati magistrali ingegneri trova lavoro. E più della metà di questi ha in mano un contratto a tempo indeterminato”.

Zaninelli ha lodato il lavoro svolto dai laboratori Leap, Musp e Open City di architettura, “realtà che danno un contributo importante agli aspetti di ricerca e di sviluppo”. Nel corso della trasmissione si è parlato anche di energie alternative e di mobilità sostenibili: “Sulle vetture elettriche qui in Italia siamo ancora agli inizi, siamo più indietro rispetto a Germania e Francia, mentre la Cina è una realtà già ampiamente sviluppata da questo punto di vista. So che le compagnie elettriche stanno facendo piani nazionali per le stazioni di ricarica. In Italia sul tema c’è grande interesse soprattutto da parte delle società di trasporto pubblico”.

Zaninelli è stato insignito con l’onorificenza di Grandufficiale della Repubblica per il contributo dato nella realizzazione dell’alta velocità ferroviaria e il prossimo anno presiederà a Milano il convegno internazionale Power Tech, istituto ingegneri tecnici ed elettronici.

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