Azienda piacentina non pagò i dazi alla Dogana. “Ma mi hanno dato solo mille euro”

25 Giugno 2019 20:47

“Gli ho sdoganato tre container senza visto”: parole di Giuseppe Caruso, responsabile dell’area assistenza e informazioni agli utenti dell’Agenzia delle Dogane di Piacenza (e presidente del consiglio comunale di Piacenza) arrestato nell’ambito della maxi inchiesta sulla ‘ndrangheta in Emilia. La comunicazione era rivolta al fratello Albino, anch’egli finito in manette, e faceva riferimento all’importazione dalla Cina di materiale da parte di una ditta piacentina i cui responsabili (presidente del cda e procuratore aziendale) sono stati denunciati.

In base alle indagini della polizia, l’intervento di Caruso avrebbe consentito all’azienda in questione di risparmiare oltre 42mila euro di tariffe doganali mediante la dichiarazione, all’atto di presentazione alla Dogana, di una merce diversa da quella effettiva. Per l’operazione illecita, compiuta il 9 settembre 2015, Caruso avrebbe ottenuto il 7 ottobre 2015 mille euro, ma, in base alle intercettazioni, la somma promessa sarebbe stata di tremila euro.

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