“Senza immigrazione non ci sarebbe agricoltura”: Coldiretti traccia il bilancio 2017

19 Dicembre 2017 17:11

Dalla siccità al gelicidio il 2017 è stato un anno difficile per gli agricoltori piacentini. Sono 4.300 le aziende associate a Coldiretti che oggi, martedì 19 dicembre, ha tracciato un bilancio dell’attività dell’anno che sta per concludersi. “Alcune produzioni sono state scarse – ha spiegato Marco Crotti, presidente di Coldiretti Piacenza – proprio a causa della mancanza di acqua, quest’anno abbiamo capito che nelle emergenze bisogna cogliere le opportunità. Sull’acqua dobbiamo avere i giusti invasi, il problema non è solo agricolo ma anche civile”. In crescita la presenza in agricoltura di lavoratori non italiani che rappresentano il 56% della manodopera; Romania, India e Albania i principali Paesi di provenienza dei collaboratori agricoli. “Senza immigrazione – ha commentato Crotti – oggi non ci sarebbe agricoltura”. Oltre alle condizioni climatiche, a complicare il lavoro degli agricoltori ci sono i danni provocati dagli animali selvatici definiti “una calamità” e la burocrazia che in molti casi paralizza le attività. “La presenza del selvatico sta devastando la provincia – ha dichiarato Crotti – ci sono danni ovunque, il pericolo non è solo per le aziende ma anche per l’uomo, pensiamo ad esempio alla viabilità”. Sul sito di Coldiretti è possibile segnalare i danni provocati dagli animali selvatici. Tra i dati sottolineati durante la conferenza di presentazione del bilancio dell’annata agraria anche l’aumento della superficie boschiva che fotografa lo spopolamento della montagna.

 

 

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