Accord OI Pomodoro e Regione Emilia Romagna per la formazione del personale

12 Marzo 2019 18:20

C’è un accordo di collaborazione tra OI Pomodoro da industria del Nord Italia, Regione Emilia-Romagna e portatori di interesse della filiera dell’oro rosso – ovvero produttori e trasformatori – per definire politiche di formazione pubbliche in ambito lavorativo che siano specifiche per le esigenze del settore. È questa la linea di indirizzo emersa, in maniera condivisa, dal confronto promosso alla Stazione sperimentale dell’industria delle conserve alimentari di Parma

Per il presidente del Consorzio agrario Terrepadane Marco Crotti serve una formazione specifica: “Tecnici o agronomi non escono mai sufficientemente preparati dai canali scolastici. C’è sempre bisogno di investire per introdurli al meglio nel mondo del lavoro. Serve una maggiore formazione, ad esempio sui temi dell’acqua e del risparmio idrico. In questo dovremo essere bravi a coordinare i fabbisogni della filiera, trasmettendo conoscenza delle nuove tecnologie”.

In Emilia Romagna viene coltivato il 70% del pomodoro del Nord Italia.Con oltre 24mila ettari, è stata nel 2018 la regione con la quota più consistente di superfici coltivate a pomodoro da industria sui35mila totali. È seguita dalla Lombardia (7.300), dal Piemonte (2mila) e dal Veneto (1.400). Nel complesso lo scorso anno in tutto il bacino del Nord Italia sono state lavorate  quasi 2 milioni e mezzo di tonnellate di pomodori.

In ambito regionale Piacenza è capofila, con quasi 10mila ettari, seguita da Ferrara: 5.700; 3 Parma: 4.300.

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