Storto e poi sbagliato, l'albero è senza pace

A Fiorenzuola sabato era stato montato al contrario. E quello di domenica non è l'albero scelto dal Comune, che ora contesta l'opera

Manrico Lamur
|4 ore fa
L'albero ora installato in piazza Molinari a Fiorenzuola - © Libertà/Manrico Lamur
L'albero ora installato in piazza Molinari a Fiorenzuola - © Libertà/Manrico Lamur
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Non sembra esserci pace, quest’anno, per l’albero di Natale in piazza Molinari a Fiorenzuola. Una storia che ricorda, seppur un po’ da lontano, quella di Spelacchio, come fu ribattezzato nel 2018 quello installato in piazza Venezia a Roma per i suoi rami poco rigogliosi, che tante polemiche suscitò all’epoca. Non è questione tanto di “dubbio gusto”, visto che, come dicevano gli antichi, i gusti non si discutono: a far scatenare il dibattito in queste ore è soprattutto il fatto che ben due allestimenti si sono susseguiti uno dietro l’altro, tra sabato e lunedì, e che ora neppure il secondo convinca. Lo conferma lo stesso presidente del consiglio comunale, Federico Franchi.
Non era giusto il primo allestimento, e non è giusto neppure il secondo: almeno così sostengono dal palazzo di piazzale San Giovanni, dove, già sabato, la giunta si era affrettata a scaricare sulla ditta l’errore. «Nel capitolato di appalto era previsto un albero ben diverso, ma almeno non lo dovremo pagare a questo punto...», dice Franchi. Sì, perché l’intenzione dell’amministrazione, secondo lo stesso Franchi, è quella di andare dritta a contestare il servizio alla ditta appaltatrice: entrambi gli alberi, infatti, secondo la compagine di governo alla guida della città «non sono conformi a quanto richiesto». Un en plein al contrario che tuttavia ha sollevato tanti commenti, suddivisi tra favorevoli e contrari, e tante volte ironici, per le strade della città e sui social.
Ma rivediamo questa storia. Nella giornata di sabato, a poche ore dall’accensione prevista per l’Immacolata, la ditta alla quale è stato affidato il servizio ha montato un allestimento che in molti non hanno esitato a definire «a forma di uccello» per la sua particolare conformazione assomigliante ad un volatile, ancorché ancorato al suolo da cinque “panettoni”, quelli in cemento, non dolci.
Accortasi dell’errore, l’amministrazione è corsa letteralmente ai ripari, vista l’imminenza dell’inaugurazione nella giornata di lunedì, ricontattando la ditta e chiedendo un secondo albero, montato domenica mattina, e che è quello che campeggia ancora oggi in piazza e ormai lo farà fino al 6 gennaio. Ma anche in questo caso surreale l’allestimento non sarebbe stato quello richiesto.
Quest’anno, tra l’altro, già il tradizionale albero non era stato addobbato dalla scuola per problemi legati ai laboratori; poi, sono saltate le aspettative del municipio. L’assessore Marcello Minari, infatti, ha spiegato ai commercianti: «Nell’offerta arrivata dalla ditta c’era un albero tecnico, cioè realizzato con una struttura metallica e luminarie, che riprendeva la forma del nostro a spirale, ma già corredato di luci e palle di Natale con una altezza di 8 metri. La ditta però non lo ha montato per motivi che ci spiegherà. Certamente contesteremo questo problema». Insomma, non è finita qui. E molti aspettano con un sorriso il terzo albero: non c’è due senza tre.