Impianti sportivi, nel Piacentino l’80% è coperto da defibrillarore

24 Marzo 2017 05:30


Nel Piacentino ogni anno uno sportivo non professionista viene colpito da arresto cardiaco durante gli allenamenti o le gare.
Nell’arco dei diciotto anni di attività di Progetto Vita, i casi sono stati diciotto. Dieci sportivi sono stati colpiti in impianti dotati di defibrillatori e otto sono stati salvati. Altri otto sono stati colpiti in strutture non dotate del salvavita e solo due ce l’hanno fatta ma uno ha riportato conseguenze.

“I dati parlano chiaro – spiega la dottoressa Daniela Aschieri, responsabile di Progetto Vita – dove c’è il defibrillatore la possibilità di sopravvivere è dell’80%. Dove lo strumento è assente, si scende notevolmente. Il decreto Balduzzi prevede che ogni impianto sportivo sia dotato di defibrillatore, auspichiamo che la proroga fissata per il luglio 2017 sia l’ultima”. Questi dati insieme agli ultimi aggiornamenti verranno presentati nei congressi nazionali dalla dottoressa Aschieri con i colleghi cardiologi Diego Penila, Anna Chiara Vermi, Lucia Torretta e la studentessa Valentina Pelizzoni.
Complessivamente in Italia ogni anno sono 120 gli sportivi colpiti da arresto cardiaco ma la percentuale di impianti dotati di defibrillatori è più bassa rispetto alla media piacentina. Sul territorio del comune di Piacenza le strutture sportive sono 46 e tutte sono coperte da defibrillatore, in provincia quelli presenti sono 142. “Non esiste un recente censimento di tutti gli impianti – precisa Aschieri – stimiamo che quelli non coperti siano tra 20 e 30. Complessivamente la copertura è dell’80% ed è un dato che ci fa onore. Nel resto d’Italia la percentuale scende al 20%”.

Ogni anno Progetto Vita addestra cinquemila piacentini all’uso del defibrillatore.

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