Tipicità piacentine in Italia, spicca il Vin Santo di Vigoleno. Studio Coldiretti

11 Gennaio 2018 17:35

Non c’è solo il Vin Santo di Vigoleno – la più piccola Doc vitivinicola d’Italia, ottenuta con antichi vitigni autoctoni e che produce circa 5mila bottiglie ogni anno – tra le tipicità piacentine riconosciute nel nostro Paese, ma anche la castagna di Gusano di Gropparello e l’uva Bianchetta di Bacedasco di Castell’Arquato.

E’ quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità” presentato questa mattina, giovedì 11 gennaio, dalla Coldiretti a Roma a Palazzo Rospigliosi in occasione dell’apertura dell’anno nazionale del cibo italiano nel mondo per raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici.

Presente – oltre a Massimo Castelli, sindaco di Cerignale, coordinatore nazionale Anci e intervenuto sul tema dello spopolamento delle aree rurali – anche una delegazione dei rappresentanti dei piccoli comuni piacentini guidata dal presidente di Coldiretti Piacenza Marco Crotti e dal direttore Giovanni Luigi Cremonesi: Claudia Borrè, sindaco di Zerba, Mirella Carini, vicesindaco di Lugagnano, Paolo Calestani, sindaco di Morfasso, Graziano Stomboli, vicesindaco di Gropparello e Sergio Covati vicesindaco di Coli.

“Quella dei comuni sotto i cinquemila abitanti – spiega Coldiretti – è una rete diffusa su oltre il 38% del territorio, con una presenza che unisce il senso di comunità all’appartenenza geografica e la custodia di valori e tradizioni come quella del cibo e dei prodotti tipici. Nei piccoli comuni della nostra regione – ricorda l’organizzazione dei coltivatori – vivono 364.500 persone sul totale di 4,4 milioni di abitanti”.

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