Rubava oggetti preziosi e sacri da un castello per poi rivenderli: ex custode in manette

31 Marzo 2018 16:44

Ha rubato e rivenduto per tre anni ad un compro oro della città ingenti quantità di oggetti d’oro e d’argento (alcuni anche sacri) prelevati dal castello dove lavorava come custode: per questo è finito in carcere con l’accusa di furto in abitazione un 46enne milanese con diversi precedenti penali alle spalle.

L’uomo, infatti, era stato arrestato per furto aggravato nel novembre dello scorso anno per una serie di furti di alcolici compiuta in un supermercato di Rivergaro e, in seguito alla perquisizione condotta dai carabinieri del Comune della Val Trebbia nella sua abitazione, erano stati rinvenuti diversi quantitativi di hashish, una scoperta che aveva portato gli uomini dell’arma a denunciarlo per possesso di sostanze stupefacenti e a monitorare i suoi spostamenti nel corso dei mesi successivi.

Da questi controlli è emerso che l’uomo, nel frattempo lasciato a casa dal lavoro, si recava con cadenza quindicinale da un compro oro cittadino, vendendo svariati oggetti d’antiquariato dal valore inestimabile sottratti dal castello della Val Trebbia, dove nel frattempo continuava ad intrufolarsi di nascosto, prelevando il bottino. I carabinieri di Rivergaro, guidati dal luogotenente Roberto Guasco, hanno quindi avvertito il proprietario del castello, che ha subito riconosciuto la  refurtiva. Si è quindi scoperto che la merce, dal valore complessivo superiore ai 10mila euro, veniva venduta dal malvivente al negozio specializzato cittadino da ben tre anni. Il 45enne è stato quindi arrestato, e ora si trova alle Novate. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Emilio Pisante, mentre l’ordinanza di custodia cautelare è stata spiccata dal gip Adele Savastano.

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