Gianni Garilli, l’ultimo norcino della Val Nure: “Faccio salumi da 70 anni”

11 Aprile 2018 15:48

Gianni non riesce a star fermo. Cammina, si arrampica, lavora la terra, serve i caffè al bar, nutre il suo bestiame, parla allo smartphone con moglie e figli, si fa due risate con gli amici, fa un paio di salami nel suo laboratorio. Tutto questo nell’arco di 12 ore. Sembra una giornata impegnativa di un giovane intraprendente che si divide tra mille impegni quotidiani. Invece questo è il tram tram ordinario di Giovanni Garilli, classe 1935. L’ ottantatreenne, dallo sguardo vispo e dal sorriso contagioso, nato in una frazione di Farini, è conosciutissimo nel paese della Val Nure per le sue mille attività: barista, allevatore, macellaio, agricoltore e norcino.

“Quella di cui vado più fiero è il lavoro di norcino – racconta Gianni – Ho imparato a insaccarli quando avevo 13 anni guardando alcuni artigiani che si tramandavano il sapere solo oralmente”. Quando gli chiediamo quale sia il segreto per fare un buon salame o una pancetta risponde così: “Sta tutto nel mix di sale e spezie che preparo personalmente a seconda che si tratti di insaccare una coppa o un altro salume. Poi è ovvio che i gusti son gusti, ma a me piacciono come li faccio io”.

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