Nuovo ospedale, il sindaco: “Si farà, è una promessa”. Coro di no alle aree ex Pertite e Lusignani

18 Giugno 2018 19:46

Nuovo ospedale: ok alla realizzazione ma si leva un coro di no all’ipotesi dell’ex Pertite e Caserma Lusignani. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti chiede di “stralciare” le due aree militari come possibili localizzazioni. L’ex Pertite non è adatta per due motivi, ha spiegato Foti, uno legato all’inquinamento dell’area e l’altro in quanto non è stata individuata una nuova localizzazione della pista di prova per autocarri presente al suo interno. “La Lusignani, prosegue Foti, non sarebbe idonea per una questione di superficie non sufficiente alla realizzazione di un ospedale o di sviluppi futuri”.

“Mai venir meno alla parola data e adottare scelte guardando non alla durata del mandato elettorale ma alle prossime generazioni”: lo sostiene il segretario di Forza Italia Jonathan Papamarenghi – “Non dimentichiamo il voto dei trentamila piacentini che sono stati chiari e non ci lasciamo incantare dalle sirene di chi parla di “bonifica” dell’ex polveriera a costo zero solo grazie all’intervento per un nuovo ospedale”.

Sulla questione interviene anche Fabio Callori – vice coordinatore vicario regionale Forza Italia – Emilia Romagna: “Il tema prioritario deve essere quello sanitario e quindi occorre ora, con decisione, individuare un’ area adatta alla costruzione del nuovo ospedale, un’area fruibile, di idonea estensione e di facile accesso e la Regione deve accettare la proposta che gli verrà sottoposta e reperire le necessarie risorse per la realizzazione”.

Intanto il sindaco Patrizia Barbieri continua sulla linea di questi giorni: “L’ospedale si farà – ha detto – al di là dei dibattiti bisogna essere concreti. Stiamo lavorando con la regione per trovare l’area migliore”. Il presidente di Confindustria Alberto Rota dal palco della Cattolica nel corso della 73esima assemblea dell’associazione ha lanciato un appello al primo cittadino affinché “la struttura si faccia non importa dove. Piacenza ne ha bisogno, ha detto il numero uno degli industriali, perché è un valore aggiunto e un punto di attrattività.  La scelta su dove collocarlo spetta alla politica ha spiegato ma vorrei vedere posata la prima pietra prima della fine del mio mandato tra un anno”.

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