“E’ come se fosse ieri”: tre anni fa la drammatica alluvione

14 Settembre 2018 08:01

Cosa ricorda di quella notte? Le lacrime tornano agli occhi e sale la pelle d’oca in chi ha vissuto momenti di terrore. Il torrente che poche ore prima era tranquillo, impazzì improvvisamente intorno alle 3 di lunedì 14 settembre 2015. Il tentativo di mettere in salvo i propri cari, la fuga, le chiamate di aiuto e la ricerca di un riparo sicuro. Le case di via Roma a Farini costeggiano l’alveo, il muro è alto cinque metri ma quella notte l’ondata di acqua, fango e detriti era molto più grande e come uno schiaffo violento travolgeva tutto ciò che trovava nel suo percorso.

LE VITTIME E L’INCHIESTA  – La piena scese poi a Bettola, all’altezza di Recesio mangiò la strada e catturò nel fiume tre auto e portò via tre vite: Luigi Albertelli, guardia giurata in servizio, Luigi e Filippo Agnelli, padre e figlio diretti in Lombardia per una visita medica. Il corpo di Filippo non è mai stato trovato. Un altro automobilista, Massimo Chiavazzo riuscì a salvarsi nuotando nel fiume in piena. Un’inchiesta della procura sta ripercorrendo l’accaduto per capire se vi siano responsabilità, in particolare se è stato fatto tutto il possibile per evitare la tragedia. Alcune persone sono state iscritte nel registro degli indagati.

L’ONDATA DI PIENA – L’evento meteorologico di quella notte fu definito imprevedibile ed eccezionale, si scatenò sulle alture dove solo in un’ora precipitarono oltre 100 mm di acqua. Trebbia, Nure e gli affluenti si ingrossarono uscendo dagli argini e allagando i dintorni fino ad arrivare in pianura e a sommergere Roncaglia alle otto del mattino, dopo una notte di morte e paura. Il giorno stesso si mise in moto la macchina degli aiuti, del volontariato e della ricostruzione.

LA RICOSTRUZIONE E I RIMBORSI – Due viadotti sbriciolati dalla piena non sono ancora stati ricostruiti. Sono il ponte dei Folli nel comune di Ferriere (sostituito da un guado) e il ponte di Barberino in quello di Bobbio. I sindaci tornano a chiedere a gran voce di ripristinarli. La Regione Emilia Romagna fa sapere di aver investito in tre anni oltre 33 milioni di euro per 290 opere di messa in sicurezza del territorio piacentino e contribuiti per 1 milione 750mila euro per rimborsare i danni a 42 imprese.

A TRE ANNI DALL’ALLUVIONE IL PUNTO SUI LAVORI E I RIMBORSI Comunicato della Regione Emilia-Romagna

Mentre tutto torna alla normalità, il dolore delle famiglie delle vittime resta inconsolabile.Una messa le ricorderà questa sera, venerdì 14 settembre, alle 21 al Santuario della Beata Vergine della quercia di Bettola.

 

 

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