Diego, senzatetto al gelo: “Non voglio elemosina, cerco lavoro per ricominciare a vivere”

07 Dicembre 2018 05:00

La pelle screpolata dal freddo, le due felpe indossate una sopra l’altra, tre calze e tre calzoni, le giacche e lo zaino con le cartelle cliniche sempre sulle spalle. Essere senzatetto a dicembre è un incubo. Lo sa bene Diego, 44 anni, che da 15 mesi dorme protetto da quattro cartoni nella galleria del Politeama in corso Vittorio Emanuele. “Adesso il momento è tremendo. Non riesco a dormire più di tre ore a notte. Il freddo è insopportabile anche con il sacco a pelo e le coperte – racconta Diego – . Mi fa male la schiena, non riesco a trovare un posizione confortevole. La vita in strada si sta facendo sentire”.

Ad ottobre un’ occasione come operaio in un’azienda della logistica, ma la sfortuna si abbatte sul senzatetto. “Ero contento perché avrei lavorato per alcune settimane e già immaginavo di affittare un monolocale, ma i continui scioperi dei lavoratori della logistica hanno fatto sì che il mio contratto venisse annullato solo dopo venti ore di lavoro”. Diego si ritrova ancora a spasso. “E’ una lotta continua, ma io non mi arrendo. Ho smesso di chiedere l’elemosina proprio per questo. Non voglio rassegnarmi a chiedere soldi agli altri. Voglio lavorare, produrre, rendermi utile. Nel frattempo ho seguito un corso professionale da magazziniere. Voglio ricominciare a lavorare. A vivere”.

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