Da Ottone a Castel San Giovanni, 1.300 minori seguiti ma 150 disabili senza amministratori di sostegno

31 Gennaio 2019 19:13

Servizi di buona qualità ma troppo frammentati, con gestori differenti che a volte faticano a comunicare tra loro e ancora stentano a riconoscersi sotto un’unica identità distrettuale. Sono queste alcune delle criticità emerse dal convegno organizzato in università Cattolica con al centro la rete dei servizi a minori e disabili offerti nei 21 comuni dell’intero distretto di Ponente. Più nel dettaglio, ad oggi, sono 1.351 i minori seguiti, mentre i disabili sono 273 di cui 152 senza amministratori di sostegno.

L’intero distretto abbraccia un territorio da che da Ottone e Zerba arriva fino a Castel San Giovanni, con peculiarità e specificità che si riflettono anche nel modo di gestire i servizi. “Specificità che da un lato vanno conservate ma dall’altra rischiano di frammentare troppo il sistema organizzativo dei servizi offerti alle famiglie nei diversi territori” – hanno detto gli esperti. Di qui l’impegno a lavorare per arrivare ad una maggiore omogeneizzazione e armonizzazione.

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