Arriva la primavera ma sembra un anticipo di estate: piogge ridotte del 60%, rischio incendi e Po in secca

14 Marzo 2019 17:16

Temperature ben al di sopra delle medie di stagione ma soprattutto una preoccupante assenza di precipitazioni. Quella a cui stiamo assistendo in questi giorni è un’estate anticipata, come confermato anche dagli esperti. “E’ da quasi due mesi – fa sapere Vittorio Marzio di Meteovalnure.it – che nel nostro territorio, ma più in generale in tutto il nord Italia, si sta registrando un’anomalia dovuta alla presenza di alte pressioni che mantengono il clima stabile: vale a dire soleggiato e con un’assenza quasi totale di precipitazioni“.

Nei primi tre mesi di questo 2019, infatti, le piogge si sono ridotte del 60% rispetto alle medie di stagione, il che rende molto alto il rischio incendi. Proprio qualche giorno fa, nel Comune di Morfasso, si è registrato un episodio di questo tipo, con il forte vento che ha alimentato le fiamme scaturite dal terreno estremante asciutto. Un pericolo che riguarda, come detto, anche altre regioni del nord ovest: Una situazione che preoccupa soprattutto in vista della bella stagione: marzo, infatti, sta registrando un livello precipitativo pari a quello di luglio o agosto.

“Anche a livello di temperature – prosegue l’esperto – si può parlare di anomalia: per quanto concerne i valori massimi, siamo 5° oltre le medie del periodo. Le temperature minime sono invece in linea con quelle stagionali. Nei prossimi giorni – conclude – le massime si asseteranno intorno ai 20°, mentre le minime toccheranno i 10°. Il clima rimarrà soleggiato, con qualche nuvolosità in transito solo domenica 17 marzo. Si escludono, però, precipitazioni”.

Il Po a Piacenza registra -0,1 e dunque è sotto lo zero idrometrico. I livelli delle dighe di Mignano e del Molato sono considerati quasi nella norma e sono costantemente monitorati dal Consorzio di Bonifica. Il direttore di Coldiretti Piacenza, Giovanni Cremonesi ha espresso “preoccupazione per le irrigazioni di soccorso a cui devono fare ricorso gli agricoltori per colture molto specializzate come pisello proteico e cipolla. Problemi a queste coltivazioni sono provocati anche dall’escursione termica”.

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