Confapindustria: “Archivio diocesano e volontari assi nella manica”

10 Febbraio 2018 10:30

Il presidente di Confapindustria Cristian Camisa, non si risparmia nel ringraziare il gruppo di lavoro che è riuscito a portare Piacenza alla finale per aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana della cultura 2020. “L’aspetto più importante per la mia categoria sarebbe quello che io chiamo acceleratore – ha affermato Camisa – . Nel momento in cui tante persone vengono sul nostro territorio per apprezzare non solo i posti straordinari, ma anche tutte le bellezze artistiche e le prelibatezze enogastronomiche, c’è la possibilità che qualcuno rimanga colpito dalla posizione strategica di Piacenza e decida di insediarsi con le proprie attività sul nostro territorio”. Una vetrina quindi non solo per i turisti, ma anche per imprenditori e industriali.

Ma cosa mettere in mostra? “Pochi sanno che Piacenza possiede il più importante archivio religioso dopo quello del Vaticano. Migliaia di documenti raccolti e conservati nella sede dell’archivio storico diocesano di via Torta. Ecco questa potrebbe essere la perla nascosta da valorizzare e riscoprire”. Sara Brugnoni, presidente di Apid, il gruppo donne imprenditrici di Confapindustria, ribadisce l’importanza dei volontari nelle eventuali future manifestazioni: “Le più grandi attività, che sono state svolte in città, sono state fatte in collaborazione con le associazioni di volontariato; un patrimonio enorme da utilizzare”.

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