Celebrazioni Rossiniane: doppio appuntamento previsto nel fine settimana

13 Febbraio 2018 05:30

In occasione del 150esimo anniversario della scomparsa del compositore Gioacchino Rossini, la Fondazione Teatri di Piacenza ha pensato di celebrare il genio pesarese con un doppio appuntamento previsto in questo fine settimana: il sipario del Teatro Municipale di Piacenza è infatti pronto ad alzarsi nuovamente alle 20.30 di venerdì 16 febbraio, e alle 15.30 di domenica 18 febbraio per “La Cenerentola” di Gioacchino Rossini, facente parte della Stagione d’Opera 2017/2018. Un allestimento che inaugurerà “Rossini 150”, il cartellone che la Fondazione Teatri di Piacenza dedica proprio alle celebrazioni Rossiniane.

Lo spettacolo, coprodotto da Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Alighieri di Ravenna e Fondazione Teatri di Piacenza, con la collaborazione di Teatro Comunale “A. Rendano” di Cosenza, è un omaggio a Emanuele Luzzati: suoi gli splendidi costumi di scena risalenti alla storica edizione andata in scena nel 1978 al Teatro Margherita di Genova, che recano intatta la cifra stilistica e il tratto di un Maestro indiscusso del teatro contemporaneo.  A dirigere l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza (maestro Corrado Casati), sarà la bacchetta della giovane e talentuosa Erina Yashima, tra gli allievi selezionati nella prima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy (2015) e attualmente assistente del Maestro alla Chicago Symphony Orchestra.

Alle 21.00 di sabato 17 febbraio, toccherà invece al secondo evento: si tratta dello spettacolo Rossini “Vive”, che andrà in scena presso la Sala dei Teatini di Piacenza. Lo spettacolo, aperto alla città, vedrà in dialogo continuo la musica rossiniana  con l’opera di William Xerra, grande protagonista della stagione dell’avanguardia e della poesia visiva e dell’arte italiana contemporanea, presente in Europa ed America con le sue opere, e particolarmente legato alla nostra città, dove vive e lavora.

Ideato e diretto da Emanuela Marcante e Daniele Tonini,  che portano avanti una pluriennale ricerca legata al repertorio del teatro musicale italiano in relazione  alla letteratura e alle arti visive, lo spettacolo unisce canto, melodie e testi recitati.

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