Le “chiese perdute” di Piacenza nella puntata di Quarta Dimensione

21 Marzo 2019 05:00

Alla scoperta del quarto episodio del nuovo format di Telelibertà, “Quarta dimensione”. Il conduttore, l’architetto Manrico Bissi, parlerà, questa sera alle 20.30, delle “chiese perdute” del territorio piacentino. Piacenza, nei secoli XVII e XVIII, è irta di campanili che denunciano una fitta presenza di luoghi di culto all’interno del centro storico. Non soltanto chiese parrocchiali ma anche oratori, piccoli santuari, edifici monastici. Una presenza molto densa di luoghi destinati alla spiritualità ma anche all’incontro pubblico.

Basti ricordare che fino al 1600 le chiese rappresentavano spazi assembleari con scopo non solo religioso ma anche politico, economico e sociale. Un esempio? La chiesa di Santa Maria del Tempio dove i consoli del Comune si riunivano per eleggere nuovi rappresentanti oppure San Pietro in Foro dove nel 1248 si radunò la fazione dei “populares” in lotta contro i “milites”. Questi spazi costituivano un po’ il corrispettivo delle moderne sale polivalenti. Certo ci si svolgevano principalmente le funzioni religiose ma per tutto il resto del tempo restavano a disposizione della comunità. Una memoria storica di cui restano cospicue e diverse tracce che meritano attenzione e valorizzazione. Percorrendo le vie del centro della città, infatti, ci si imbatte in una serie di edifici che oggi, sotto la veste architettonica moderna, nascondono le testimonianze di antiche “chiese perdute”.

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