Caprioli: 30mila censiti. Centro recupero: “Non togliete gli animali dal loro habitat”

14 Aprile 2017 16:56

Il mese di Aprile coincide con il periodo della dispersione dei caprioli. I cuccioli che hanno raggiunto l’anno di età vengono lasciati liberi dai genitori mentre le mamme vanno in cerca di luoghi per partorire altri piccoli. E proprio in queste ultime settimane si sono registrati diversi incidenti stradali che hanno visto il coinvolgimento di caprioli o cinghiali, in alcuni casi anche con gravi conseguenze sia per l’animale che per il conducente. “Ridurre la velocità nelle zone più a rischio e tenere puliti i margini delle strade sono due elementi che potrebbero evitare spiacevoli inconvenienti – ha spiegato Riccardo Rossi, direttore sanitario del Centro di recupero animali selvatici di Niviano. Occorre prestare attenzione soprattutto nelle ore serali e all’alba quando gli animali si spostano più facilmente. In caso di incidente è necessario chiamare i carabinieri”. In questa settimana la regione dovrebbe firmare la convenzione per garantire il recupero degli animali feriti, fino ad oggi non garantito da una legge. Il Rescue center è costituito da un gruppo di volontari che si dedica ai problemi della fauna selvatica: investimenti, intossicazioni, bracconaggio, perdita di habitat sono le sfide affrontate ogni giorno. “Le persone spesso non capiscono che un capriolo, piuttosto che una lepre o una volpe non sono animali di compagnia e non possono essere trattati come un cane di famiglia. Alcuni giorni fa – ha raccontato Rossi – è capitato il caso di una signora che si è presentata al centro con un capriolo sul sedile posteriore dell’auto ed è una cosa molto pericolosa perché l’animale, magari ferito o sotto stress, potrebbe ribellarsi o scalciare provocando seri danni alla vettura o un ulteriore incidente stradale. Quest’anno ci appelliamo alla sensibilità delle persone – ha detto il veterinario – perché gli animali selvatici vanno lasciati dove sono anche quando sembra che siano stati abbandonati perché in realtà i loro genitori sono semplicemente nascosti ad osservarli a distanza pregando che l’uomo non li raccolga e li porti via”. In caso di dubbi i volontari del centro sono sempre a disposizione. Per ogni informazione sono disponibili al numero del 366 899 1187 e su facebook.

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