Dighe di Mignano e Molato ancora ai minimi. Emergenza allevamenti di montagna

10 Ottobre 2017 17:09

L’estate è finita e i primi pomeriggi d’autunno regalano temperature oltre i venti gradi. La pioggia latita ancora e la siccità continua a farla da padrona, se ne parla meno ma il problema resta. Nella diga di Mignano in Val d’Arda, rimangono 100mila metri cubi d’acqua, con un rilascio di 40 litri al secondo per scopi acquedottistici; la diga del Molato in Val Tidone ne contiene 30mila, il rilascio è di 30 litri al secondo per alimentare i pozzi delle aree sottostanti. Per entrambi gli invasi la portata è di 10milioni di metri cubi, dunque i livelli restano ai minimi. A comunicare i dati è stato Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica.

A soffrire la siccità nell’estate appena trascorsa sono state in particolare alcune colture come mais e pomodoro. All’inizio dell’autunno continua l’emergenza per gli allevamenti, in particolare quelli di montagna dove, in alcune zone, l’acqua viene ancora portata con le botti. In seguito alla drammatica situazione della siccità del 2017, il Consorzio di Bonifica ha avviato la realizzazione di sei nuovi pozzi in Val d’Arda e Val Tidone, i cantieri chiuderanno a novembre. Per il futuro, tra le altre, si sta valutando la progettazione di otto laghi nelle due valli.

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