Il Gutturnio entra nello Zingarelli: “Elemento identitario della cultura nazionale”

18 Gennaio 2020 18:59

Il Gutturnio è stato inserito nel vocabolario della lingua italiana “Zingarelli” di Zanichelli Editore. Lo ha annunciato il comune di Piacenza.

Una notizia che rende onore al vino rosso piacentino per eccellenza, circondato da leggende antiche (Il Gutturnio nasce in epoca romana da una “ricetta” inventata da Lucio Calpurnio Pisone, suocero di Giulio Cesare, la cui madre aveva origini piacentine, si legge su wikipedia) e da studi dell’enologo Mario Prati che hanno portato a miscelare barbera e bonarda in un equilibrio di aromi e sapori. Nel 1941 il Ministero dell’agricoltura lo inserì tra i vini “tipici e di pregio”.

Il nome Gutturnio, proposto nel 1938 da Mario Prati, deriva da gutturnium, un boccale di epoca romana, rinvenuto nel 1878 da un pescatore nei pressi di Caorso e che oggi è depositato presso i Musei Capitolini.

“La Zanichelli è sempre disposta a recepire miglioramenti e aggiornamenti – spiega Pietro Cipriani, collaboratore della casa editrice Zanichelli e promotore della iniziativa -, e ha prontamente provveduto ad accogliere la proposta di inserimento. Il Gutturnio è infatti un elemento identitario della tradizione e della cultura piacentina, emiliana, ma anche nazionale ed ora uscirà anche dall’anonimato editoriale in quanto è accolto nella edizione Zingarelli già in vendita nelle librerie, diventando parte del patrimonio lessicale italiano”.

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