Si celebra il 50esimo dalla “Prima rassegna di cinema sperimentale” del 1972

29 Novembre 2022 04:57

Tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta la scena artistico-culturale piacentina è particolarmente vitale e, grazie all’impegno di alcuni giovani artisti e operatori culturali, in città si volgono diverse manifestazioni pubbliche in linea con le più importanti sperimentazioni dell’avanguardia internazionale del tempo. Tra queste, nel febbraio 1972 si svolge a Piacenza presso il Teatro dei Filodrammatici la “Prima rassegna di cinema sperimentale” organizzata da Ugo Locatelli e Raffaele Perrotta coadiuvati dal critico cinematografico Giulio Cattivelli. L’evento è particolarmente significativo non solo perché è il primo Italia a restituire il “fenomeno sperimentale” in modo trasversale (con opere di Alberto Grifi, Arnaldo Pomodoro, Ugo Mulas, Francesco Leonetti e Paolo Gioli, tra gli altri) ma anche perché è il primo tra quelli di questo genere a essere aperto all’intera cittadinanza e non solo agli addetti ai lavori o ai membri iscritti di un cineclub, costituendo di fatto un prototipo per le rassegne e i festival di cinema sperimentale degli anni a venire. Il tema si può riproporre ancora oggi, quando le differenze tra il cinema “tradizionale” e quello di ricerca si basano su pubblici e modalità di fruizione diverse. Un divario che si vuole nuovamente provare a colmare aprendosi alla comunità, agli spettatori e agli appassionati dell’audiovisivo e dell’arte contemporanea, senza confini o incasellamenti. “Piacenza Sperimentale _50 anni dopo” è stato curato da Jennifer Malvezzi e Simone Bardoni.

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L’evento è reso possibile grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e realizzato in collaborazione con Concorto Film Festival, Home Movies – Archivio Nazionale dei Film di Famiglia, Archivio Arnaldo Pomodoro, Cineteca di Bologna e Associazione Culturale Alberto Grifi.

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