Gotti Tedeschi, inchiesta archiviata. “Non voglio vendetta ma verità”

28 Marzo 2014 16:06

Ettore Gotti Tedeschi

Il gip del tribunale di Roma ha archiviato l’inchiesta a carico dell’ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi, accogliendo la richiesta del pm. Il piacentino Ettore Gotti Tedeschi  era indagato per riciclaggio nell’inchiesta che aveva portato nel 2012 al sequestro di 23 milioni dello stesso Ior. Nel decreto di archiviazione si sottolinea che non fu Gotti Tedeschi a dare disposizioni sui trasferimenti dei fondi e che lo stesso non diede direttive contrastanti con l’osservanza della normativa antiriciclaggio. Nel pomeriggio la redazione di Telelibertà ha contattato telefonicamente l’ex presidente dello Ior.

Quali sono state le prime sensazioni dopo aver appreso la notizia?
“La prima vera sensazione è quella che, purtroppo, mi aspettavo qualcosa di diverso da altri ambienti. Che sia la Magistratura a fare giustizia e luce sulla verità da una parte mi fa un piacere enorme perché a questo punto si deve ringraziare la Procura di Roma per aver voluto affrontare con serenità questa complessissima situazione, dall’altra parte mi dispiace che dalla Chiesa non sia venuto nulla.

Sono stati anni difficili…
Sono stati anni di angoscia perché sentirsi addossare responsabilità che non si hanno quando si è cercato di fare il contrario di quello di cui si è accusati, si prova angoscia. Questo pregiudizio, questa valutazione nasce dalla Chiesa che ho sempre cercato di servire con affetto per il Papa e per la Chiesa stessa. Ho chiesto infinite volte che venisse fatta una Commissione che mi interrogasse per poter spiegare all’interno cosa era successo ma mi è sempre stato negato e questo è stato molto doloroso.

Aspetta che la Chiesa faccia un passo nei suoi confronti?
La Chiesa lo fece, Papa Benedetto mi fece chiamare a Roma per dire che aveva disposto la mia riabilitazione ma questa mi fu negata.

Ora sarebbe pronto a tornare?
Io sono pronto a servire la Chiesa in qualsiasi condizione e in qualsiasi momento. Ci tengo a dire che non voglio nessuna vendetta ma voglio la verità per amore del Papa e vorrei aiutare il Papa a capire che se non si conosce questa verità difficilmente si verranno a conoscere tanti problemi.
Non voglio aggiungere altro, come per due anni ho mantenuto un opportuno e necessario riservo e silenzio, vorrei mantenerlo fino a quando non mi chiamerà Papa Francesco.

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