“Ho bisogno di 80 euro per tornare in Romania”, ma il parroco non ci casca

22 Aprile 2014 17:45

canonica di Castelsangiovanni

Le parrocchie della provincia piacentina sono invase da richieste di aiuto e alcune, purtroppo, nascondono un raggiro: è quanto accaduto la scorsa settimana a mons. Lino Ferrari, parroco di Castelsangiovanni, già in passato finito nel mirino dei truffatori, fortunatamente senza cadere nella trappola.
Alcuni giorni prima di Pasqua, una donna straniera, di circa 40 anni, si è presentata alla porta della canonica chiedendo di poter parlare con mons. Ferrari: senza fornirgli particolari spiegazioni ha chiesto 80 euro in contanti per acquistare un biglietto del pullman con destinazione Romania, in partenza il mattino dopo. La straniera ha insistito, dicendo di aver urgenza immediata dei soldi: il fatto ha insospettito don Ferrari, il quale le ha chiesto l’indirizzo di casa, per sincerarsi che abitasse effettivamente a Castelsangiovanni e per poterle portare personalmente i contanti la sera stessa. Qualche ore dopo il parroco si è recato nella presunta abitazione della donna, in via Garibaldi, ma al civico indicato ha trovato un’altra famiglia, che non aveva mai sentito parlare della sconosciuta.
“Questi episodi, capitano spesso, l’ultimo l’avevo segnalato ai carabinieri qualche mese fa e in quel caso mi avevano chiesto 200 euro per tornare in Sicilia – ha spiegato il parroco -; il sospetto nasce quando chiedono di ricevere immediatamente i soldi, la fretta eccessiva spesso nasconde altre intenzioni”.

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