Arresti Expo, bufera appalti Arturo. Callori: “Non ho fatto irregolarità”

11 Maggio 2014 09:54

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“In questi anni, per quanto riguarda la centrale nucleare, ho avuto a che fare con amministratori delegati e personaggi di spicco. Ho conosciuto le persone che vengono citate nell’articolo uscito oggi su La Stampa, ma non si è creato con loro nessun rapporto stretto. Non ho fatto nulla di irregolare né ho mai cercato di spingere una situazione piuttosto di un’altra. Bandi, appalti e quant’altro vengono gestiti da Roma, io non posso incidere. Non c’è nessun favore di cui ho beneficiato e non sono stato nominato coordinatore provinciale del Pdl”.
Il sindaco Fabio Callori smentisce con queste parole quanto pubblicato da La Stampa e da altre testate nazionali come Corriere e Repubblica, circa un nuovo filone dell’indagine sugli appalti pilotati che riguarderebbe la bonifica del sito nucleare piacentino. “La cricca dell’Expo puntava al nucleare” titola il quotidiano torinese: il riferimento è alla “squadra” guidata dal terzetto politico Frigerio, Greganti e Grillo, arrestati giovedì con l’accusa di aver condizionato il sistema dei lavori pubblici in Lombardia e alcune delle opere di Expo 2015. Secondo La Stampa una delle partite avrebbe riguardato anche Caorso e nello specifico gli appalti Sogin per lo smaltimento. Per questo, sempre secondo quanto riportato dalla testata nazionale, sarebbe stato chiesto l’aiuto del primo cittadino caorsano, al quale sarebbero stati accordati dei favori. In cambio Callori avrebbe dovuto intralciare le richieste del nuovo management di Sogin. Accordi smentiti dal sindaco, contattato questa mattina da Libertà.it, che ha negato contatti stretti con le persone citate nell’articolo.

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