Treni sporchi e corruzione: chiesto rinvio a giudizio per Pietro Mazzoni

14 Agosto 2014 06:35

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Il sostituto procuratore di Torino Raffaele Guariniello ha chiesto il rinvio a giudizio dell’imprenditore piacentino Pietro Mazzoni. Le accuse contestate dal pm sono quelle di lesioni colpose e corruzione. Accuse che Mazzoni, attraverso il suo difensore, respinge con decisione. Assieme a lui il magistrato ha chiesto il processo per corruzione anche di un funzionario delle Ferrovie. La vicenda contestata dalla procura risale a circa cinque anni fa e prende le mosse da esposti presentati da viaggiatori che avevano denunciato di essere stati punti da insetti (in particolare zecche) mentre viaggiavano su treni. L’avvocato Giovanni Beretta di Milano per conto di Mazzoni respinge le accuse: “Per quanto riguarda le lesioni colpose per i passeggeri punti da insetti nelle carrozze i presunti problemi non dipendevano dall’impresa di pulizia ma dal fatto che si trattava di vetture vecchie, molte addirittura disastrate che arrivavano a Torino in ritardo, non venivano portate nelle zone di pulizia e ripartivano subito e non abbiamo mai dato soldi a nessun funzionario”.

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