Polizia postale, addio ad un passo. “Non si risparmierà un euro”

03 Dicembre 2014 18:42

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“Sono contento che ci siano esponenti della polizia di Stato che la pensano come il sottoscritto e credono che il taglio alle forze dell’ordine nella nostra città sia inaccettabile per il crescente numero di reati legati alla sicurezza”. Marco Colosimo commenta così l’intervento odierno in commissione 1 dei principali rappresentanti del sindacato di Polizia.

Il caso relativo alla sempre più imminente chiusura del presidio di polizia postale sbarca a palazzo Mercanti. Sandro Chiaravalloti (Siap), Ciro Passavanti (Sap), Rossella Dessì (Silp) e Paola Di Domenico (Coisp) hanno presentato il quadro di un’operazione “di razionalizzazione che non permetterà nemmeno un euro di risparmio” ha detto lo stesso Chiaravalloti “e soprattutto significherà privarsi di professionalità che saranno assorbite dalle questure con il rischio di vedere impegnato il personale in attività del tutto diverse rispetto alla preziosa opera prestata fino ad ora nel contrasto a reati quali la pedofilia e le truffe informatiche”.

Il piano di rimodulazione presentato dagli uffici centrali della polizia di Stato presso il Vininale puntano a ridurre da 101 a 27 i presidi di polizia postale presenti sul territorio. Quello di Piacenza è tra quelli ad un passo dalla chiusura. Si parla di ancora tre mesi di vita.

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