Su 2mila lavoratori, metà irregolari. Dpl: “Vigili non collaborano”

10 Febbraio 2015 16:00

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In merito alle affermazioni rese oggi alla stampa da Alberto Gardina sulla mancata collaborazione delle polizia municipale, nel pomeriggio è arrivata la replica del sindaco Dosi: “L’attività di controllo e di segnalazione in materia lavorativa è residuale rispetto alle tante competenze della polizia municipale. Siamo sorpresi da queste dichiarazioni del responsabile della Direzione provinciale del lavoro, perché il comando di via Rogerio si è sempre dimostrato aperto alle collaborazioni con le altre istituzioni. Nel 2014 sono state 128 le segnalazioni da parte degli agenti della municipale alla Dpl in merito ai rilievi di incidenti stradali con coinvolti autotrasportatori”.

Notizia delle 12
In un anno 947 ispezioni, con un incremento del 15% rispetto al 2013. È il bilancio dell’attività ispettiva della direzione provinciale del lavoro.

Di queste, 701 sono state dedicate al settore terziario, con 322 irregolarità riscontrate; 153 controlli hanno invece riguardato l’edilizia, con 86 situazioni irregolari. L’industria è stata interessata con 77 attività ispettive, delle quali 44 violazioni. Infine l’agricoltura, dove su un totale di 51 controlli, ci sono state 21 irregolarità accertate.

“La realtà piacentina, rispetto alle altre in Italia, non presenta particolari concentrazioni per quanto riguarda il lavoro nero” ha spiegato il responsabile Alberto Gardina.
“Il fenomeno che balza agli onori della cronaca è il facchinaggio, ma questo non è un mondo in cui si registra una concentrazione particolare di lavoro nero. Ci sono però fenomeni elusivi nella logistica; abbiamo di recente ispezionato un grosso polo; ci sono situazioni da approfondire, ma ad oggi non abbiamo riscontrato lavoro nero”.
Gardina ha parlato anche delle segnalazioni: “È importante che siano fondate, molte di quelle vagliate si sono rivelate inconsistenti”.
Il responsabile ha parlato anche della polizia municipale: “Nonostante le rassicurazioni del sindaco Paolo Dosi, con il comando di via Rogerio non c’è nessuna collaborazione. Non ci arrivano segnalazioni, mentre con le altre forze dell’ordine, Questura e Arma dei carabinieri, la collaborazione è sempre stata attiva”.

Sono 2.078 i lavoratori controllati, con 936 posizioni irregolari riscontrate. Un numero preoccupante, relativo ad esempio a posizioni lavorative inquadrate non adeguatamente. Si tratta di quasi la metà, dato comunque inferiore alle altre realtà. In 31 casi si è proceduto alla cessazione dell’attività imprenditoriale. Succede quando, nel momento dell’ispezione, più del 20% dei lavoratori sono in nero. In totale la percentuale del lavoro nero nel Piacentino è pari al 7%.
Ammonta a 250mila euro l’importo complessivo delle sanzioni. Le ammende, derivanti dall’omessa adozione di misure di sicurezza nel campo edile, sono state complessivamente pari a 57mila euro; 192mila euro è infine l’importo complessivo delle diffide.

“Siamo consapevoli che queste sanzioni in un momento così delicato, mettono a rischio l’attività” ha commentato Gardina. “I nostri uffici hanno calcolato anche circa 600mila euro di contributi non versati” ha aggiunto.

Le persone denunciate sono 14, 11 delle quali per omesso versamento dei contributi, 1 per impiego di minori e 2 per appropriazione indebita e truffa.
Tra le criticità emerse, la presenza di alcune aziende mascherate da cooperative, mentre risulta difficile intervenire nel lavoro domestico sommerso.
309 invece sono state le attività di conciliazione della Dpl, con il ricoscimento di quasi 1 milione di euro ai lavoratori.
Dal responsabile inoltre l’invito ai lavoratori: “Contattate la direzione del lavoro per i vostri dubbi”. Gardina ha però precisato: “Non interveniamo per casi di mobbing, a meno che non degenerino in violenza privata”.

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