Vittima di mafia deve soldi allo Stato. Chiesto aiuto ad Alfano

03 Giugno 2015 19:30

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“Prima ero vittima della mafia. Ora lo sono dello Stato”. Riassume così la sua vicenda Salvatore (nome di fantasia) residente da pochi anni a Lugagnano dopo essere scappato da Gela per aver denunciato una rete mafiosa che per decenni ha preteso da lui il pizzo. Per pagare la mafia il protagonista di questa vicenda dai contorni kafkiani si è dovuto indebitare e ora lo Stato attraverso Equitalia gli chiede 160.000 euro. Ignaro della possibilità di poter usufruire del fondo di solidarietà delle vittime di mafia Salvatore si ritrova così il contocorrente pignorato e lo stipendio bloccato. Per convincere la prefettura di Caltanissetta a inserirlo nel registro delle vittime di mafia, col risultato di annullare i debiti, la prefettura di Piacenza si è attivata prontamente e il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi chiederà, con un’interrogazione al ministro degli Interni Angelino Alfano, chiarimenti sulla vicenda.

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