Caldo: sollievo fino a sabato.
Black out, rimborsi automatici

09 Luglio 2015 12:25

Caldo, afa (2)

L’ondata di caldo ha concesso una tregua. I valori sono tornati sopportabili in linea con la media stagionale. Nelle ultime ore i temporali, annunciati dall’allerta della Regione, hanno colpito anche violentemente alcune zone del Nord, ma hanno risparmiato il Piacentino, che sta comunque beneficiando degli effetti delle correnti atlantiche. Secondo gli esperti di meteovalnure.it, da oggi fino a sabato le massime non dovrebbero superare i 30 gradi, mentre le minime saranno intorno ai 17°. Una parentesi breve: il clima rovente tornerà da domenica, con l’anticiclone africano che porterà un nuovo innalzamento delle temperature per buona parte della prossima settimana. Tra i disagi vissuti in questi giorni, il superlavoro dei sanitari del 118 per i numerosi malori causati dal caldo e i black out elettrici, con 1.200 utenze colpite, sia attività sia cittadini.

BLACK OUT, LE PRECISAZIONI DI ENEL – Enel Energia ed Enel Servizio Elettrico precisano che gli indennizzi previsti per l’interruzione dell’erogazione di energia elettrica sono regolati da una precisa normativa. Nello specifico, la delibera ARG/elt 198/11 29 dicembre 2011 (http://www.autorita.energia.it/it/docs/11/198-11arg.htm ) dell’ Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, tratta il tema delle interruzioni elettriche e prevede che le imprese distributrici abbiano un tempo massimo entro il quale ripristinare l’erogazione di energia al cliente e i relativi indennizzi in caso di interruzione di un numero standard di ore.

Il rimborso avviene in maniera automatica e non è necessario che il cliente ne faccia richiesta: l’accredito apparirà sulla prima fattura utile emessa trascorsi almeno sessanta giorni dall’interruzione. Nel caso in cui il rimborso non venisse erogato, il cliente può comunque farne richiesta al proprio distributore anche tramite la sua società di vendita.

Rimborsi automatici

“CHI HA SUBITO DANNI PUÒ CHIEDERE IL RISARCIMENTO” – “Al di là degli indennizzi che scattano automatici, chi ha subito dei danni dall’interruzione del servizio, deve presentare una richiesta formale di risarcimento”. Lo precisa l’avvocato Barbara Esposito Amendola, membro della consulta legale della Federconsumatori e conciliatore accreditato.
Gli utenti possono quindi rivolgersi all’associazione: è il caso ad esempio delle attività che hanno dovuto chiudere anticipatamente oppure hanno dovuto buttare via i prodotti conservati a basse temperature.

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