Costretta a prostituirsi incinta: picchiata, abortisce. Una fiaccolata

04 Novembre 2015 14:02

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Giovane albanese incinta, costretta a prostituirsi, ha perso il bambino al terzo mese di gravidanza e partorito in casa; pochi giorni dopo era costretta di nuovo al marciapiede.

E’ una storia di grandissima sofferenza quella raccolta dall’unità di strada di Piacenza dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Una delle tante che i membri e i volontari dell’associazione sentono ogni volta che avvicinano le ragazze vittime dello sfruttamento della prostituzione e costrette a offrire il loro corpo in cambio di soldi.

Una unità di strada Apg23 è attiva in città dall’ottobre 2013 con uscite settimanali notturne e ha contattato fino ad oggi 250 donne nigeriane, albanesi e romene di età comprese tra i 20 e i 28 anni. In questi due anni non sono mancate le segnalazioni di ragazzine che si prostituivano da minorenni.

“Mantenere un contatto con queste ragazze è molto difficile – hanno spiegato questa mattina i rappresentanti della Comunità Papa Giovanni XXIII durante un incontro in diocesi – perché oltre al continuo cambio di zona cui sono sottoposte dai loro sfruttatori, c’è anche la loro iniziale diffidenza avendo già subito un traumatico inganno da chi gli prometteva un cambio di vita rispetto alle condizioni di vita del loro paese d’origine”.

Per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni l’Associazione organizza per sabato 7 una fiaccolata che partirà dal parcheggio di viale Malta alle 17 per raggiungere la basilica di San Francesco.

“La fiaccolata è stata pensata appositamente lungo le vie del centro – spiegano gli organizzatori – nell’area pedonale e durante l’orario di apertura dei negozi. Partiremo dal parcheggio di viale Malta, alle spalle della Questura, per raggiungere in piazza Cavalli la basilica di San Francesco. Vogliamo essere visibili, come Chiesa, per dare voce a chi non ha voce. Chiediamo alle istituzioni che venga superata la logica della riduzione del danno, anche introducendo sistemi di sanzioni per i clienti“.

Preziosa sarà la presenza del Vescovo, Mons. Gianni Ambrosio, che presiederà la messa conclusiva alle ore 18 presso la Basilica San Francesco, in ricordo fra l’altro di don Oreste Benzi. “Nessuna donna nasce prostituta, c’è sempre qualcuno che la fa diventare tale”, ripeteva incessantemente il Servo di Dio, scomparso il 2 novembre del 2007 e fondatore dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.

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