“Nuove mafie capaci di influenzare la vita sociale”. Un incontro alla Cattolica

09 Novembre 2015 18:19

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“La battaglia alla mafia non è ancora vinta ma abbiamo fatto dei progressi che nemmeno Falcone avrebbe immaginato”. Ha lanciato un messaggio di forte speranza Giovanni Salvi procuratore generale della Corte d’Appello di Roma intervenuto questo pomeriggio all’Università Cattolica per l’incontro “Cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra.

Modelli organizzativi, strategie e comportamenti criminali a confronto” organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche ed in particolare dal direttore Antonio Chizzoniti e dal professor Francesco Centonze che hanno chiamato a relazionare anche Maurizio Catino della Bicocca.

“La battaglia può essere vinta con la prevenzione della corruzione e con il non arretramento delle coscienze – ha detto Salvi -; se faremo questo la mafia sarà destinata a decomporsi e morire”.

Marco Del Gaudio, della Procura nazionale antimafia, ha raccontato l’evoluzione da una mafia contadina statica ad una mafia capace di colonizzare le realtà economiche: “Le organizzazione mafiose sono diventate capaci di influenzare la vita sociale dei territori anche qui al nord senza utilizzare la violenza in modo eclatante o evidenti intimidazioni. La colonizzazione mafiosa delle attività imprenditoriali è un problema di valenza internazionale”.

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