Inceneritore di Borgoforte: stop ai rifiuti urbani entro la fine del 2020

03 Maggio 2016 18:43

Il termovalorizzatore di Piacenza

Il termovalorizzatore di Piacenza

Il termovalorizzatore di Piacenza chiuderà entro il 31 dicembre 2020. Lo ha stabilito oggi l’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna che ha approvato il Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr), il quale prevede una significativa riduzione degli impianti di smaltimento.

Al 2020 il piano prevede che siano attive solo 3 discariche sul territorio regionale (Carpi, Imola, Ravenna) e che cessi il conferimento di rifiuti urbani a 2 degli attuali 8 impianti di termovalorizzazione: quello di Ravenna, che dovrebbe chiudere entro il 31 dicembre 2018, e quello di Piacenza entro il 31 dicembre 2020.

Con il Piano approvato viene alzata dal 20 al 25% la riduzione della produzione pro capite di rifiuti urbani, dal 70 al 73% la quota di raccolta differenziata, dal 65 al 70% il riciclaggio di materia.

Nel 2014, i rifiuti urbani prodotti in Emilia-Romagna sono stati 2.929.953 tonnellate, pari a 657 chilogrammi per abitante.Di questi il 58% sono stati conferiti nella raccolta differenziata, l’11% è finito in discarica, il 26% incenerito con recupero di energia.

Analizzando il “tasso di riciclaggio”, che raggiunge la media del 51% dei rifiuti da raccolta differenziata, si scopre che il legno sta all’89%, i metalli al 64, il vetro al 75, la plastica al 19, la carta al 56, la frazione umida al 44%.

 

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