Cinghiali macellati abusivamente: sequestrati 200 chili di carne

21 Settembre 2016 16:36

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Circa 200 chilogrammi di carne di cinghiale sono stati sequestrati dalla Stazione di Bettola del Corpo forestale in uno stabile ad uso agricolo della media Valnure. “La presenza di una “cella frigo” di tipo professionale sia per dimensioni sia per tecnologia – spiegano gli investigatori – ha suggerito che le attività di macellazione non fossero estemporanee ma, purtroppo, con molta probabilità consequenziali ad ogni fruttuosa battuta di caccia”.

Sequestrate sei carcasse di cinghiale: nei locali adibiti a macello abusivo era in corso il sezionamento di una, le altre erano nella cella frigorifero. Un bettolese di 60 anni è stato denunciato. “L’operazione – aggiungo il Corpo forestale – è scaturita a seguito di indagini inserite in un più ampio piano di controlli regionali coordinati in loco dal Comando provinciale di Piacenza. L’ attività nel Piacentino già in passate operazioni ha messo in luce il fenomeno della macellazione e commercio illegale di carne essendo la stessa non sottoposta a visita ispettiva veterinaria e pertanto priva di bollatura sanitaria”.

Dagli uffici di via Caccialupo si sottolinea che “l’obiettivo primario dei controlli, è quello di far emergere la carne di selvaggina che, abbattuta in ossequio al piano provinciale di eradicazione e selecontrollo, alle volte viene deliberatamente occultata alla vigilanza sanitaria in quanto oggetto di lavorazioni completamente abusive. L’elusione ai controlli è praticata al fine di ottenere una riduzione dei costi di sezionamento e di certificazione con il derivato ingiusto profitto economico; profitto che va invece a danno di quella filiera di operatori rispettosi delle normative”.

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