Trapianti di rene a piacentini, quadruplicati in due anni. Aumento di donazioni da vivente

29 Settembre 2016 13:28

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Dai 3 trapiantati di un paio d’anni fa ai dodici del 2015. Si è quadruplicato in 24 mesi il numero dei pazienti piacentini che hanno ricevuto un nuovo rene.
Un risultato merito della sinergia tra il reparto di Nefrologia dell’Ospedale di Piacenza, diretto dal dottor Roberto Scarpioni, e la rete dei Centri regionali trapianti.

Il punto della situazione, con particolare attenzione alla riduzione dei tempi di attesa, è stato fatto oggi con un confronto tra le 13 nefrologie e i tre centri trapianto  (Bologna, Parma, Modena) della regione Emilia Romagna.

“Oggi seguiamo complessivamente 75 pazienti – spiega Scarpioni -:  vivono tutti con un rene nuovo, di cui due sono stati operati oltre 30 anni fa. L’aumento considerevole di trapianti – prosegue – è reso possibile anche grazie al ricorso alla donazione da vivente”.

Uno degli obiettivi dei lavori dell’incontro è ridurre le liste di attesa, mediamente di 3 anni, sia a Piacenza che in regione, che significa ridurre la permanenza in dialisi. Attualmente i pazienti piacentini che aspettano la chiamata sono 43: tredici presso l’Ospedale di Bologna, 15 a Parma e 15 a Pavia.

“Stabile il contributo dei piacentini per quanto riguarda la donazione di organi in generale – ha spiegato la dottoressa Gabriela Sangiorgi, responsabile regionale per il Centro trapianti -, mediamente attestate su 8-9 organi e tessuti, con un particolare apporto di cornee”.

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