Riassunti i 15 lavoratori per cui protestava Abd Elsalam. Premiata la moglie a Roma

08 Novembre 2016 07:03

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“Abbiamo firmato il Contratto a tempo indeterminato. Saremo reintegrati sul posto di lavoro, tra pochi giorni. Mio fratello Abd Elsalam non è morto invano”.

Così Elsayed Elmongi Ahmed, il fratello più piccolo di Abd Elsalam, morto a un picchetto di protesta nel settembre scorso, annuncia la fine della vertenza sindacale con la cooperativa dove aveva lavorato, con altri quattordici dipendenti, fino alla scorsa primavera. Il 19 novembre, il sindacato Usb si riunirà in assemblea sindacale nazionale, a Piacenza.

La protesta dei facchini era diventata un caso nazionale e ancora oggi continuano le manifestazioni di solidarietà alla famiglia di Abd Elsalam: nei giorni scorsi, infatti, a Roma, in occasione della serata di apertura del Festival del Film del Mediterraneo, la vedova dell’operaio morto, Wassel Gihan Ragab Ali Gomaa, accompagnata dal figlio, è stata invitata all’inaugurazione della rassegna cinematografica, presentata da Ginella Vocca, direttrice artistica e fondatrice del MedFilm Festival.

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