“Mi prostituisco per mantenere mio figlio”: la storia di Amal

30 Marzo 2017 19:12

Ha iniziato a lavorare nel 2002 per mantenere il figlioletto di appena sei mesi. La chiameremo Amal, nome di fantasia, la 36enne marocchina che si prostituisce lungo le strade di Piacenza e che ha accettato di raccontare la propria storia. Dopo la separazione dal marito si è trovata da sola con il bimbo da mantenere e ha scelto di vendere il proprio corpo: “Non sapevo come fare – racconta con la voce a tratti rotta dall’emozione – avevo partorito da poco, ero rimasta senza nessuno e ho scelto questo lavoro. Come mi sento quando lo faccio? Uno schifo, devo accettare tutto, l’odore di alcol di certi clienti, la puzza dello sporco”. Alla domanda se mai smetterà risponde sicura: “Certo che prima o poi cambierò vita ma per ora devo aiutare il mio piccolo che vive in Marocco con la nonna. Deve mangiare, studiare e vestirsi, non posso abbandonarlo”. I clienti di Amal sono giovani o anziani, spesso con la fede al dito e con figli. “I miei habituè sono tutti bravi – prosegue – mi chiedono sempre perché faccio questo lavoro”.
Amal è una delle prostitute avvicinate oggi, 30 marzo, dagli agenti della polizia Municipale di Piacenza impegnati nell’ambito dell’operazione “Scorpione”. Oltre 20 gli agenti impegnati tra pattuglie in borghese e in divisa oltre a personale interno di supporto. Il comandante Piero Vergante ha organizzato una giornata di controlli anti-prostituzione nelle zone di Montale, San Lazzaro, Le Mose, strada Caorsana e zona stazione ferroviaria.

“A volte le prostitute si aprono con noi e ci confidano la volontà di smettere – ha raccontato un agente –  alcune hanno cominciato giovanissime e sono state portate in Italia, costrette a lavorare in casa ma c’è anche chi fa questa scelta per una questione economica perché si guadagna bene. Alla domanda se non provino fastidio a farsi toccare da tutti però la maggior parte crolla e scoppia a piangere.

I controlli sono iniziati intorno alle 14 e si sono protratti sino alle 18.30. Bilancio: 98 persone identificate, 267 documenti controllati. Tre clienti multati per un totale di 1.500 euro. Tre sequestri amministrativi. Gli agenti hanno anche fatto accertamenti in altri ambiti da cui sono scaturiti 3 verbali da 5mila euro ciascuno nell’ambito del commercio.

 

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