“Dio è morto” canta il parroco, “ma è per tre giorni e poi risorge”. Show di don Severino

04 Aprile 2017 05:30

“Non c’è più di religione, Dio è proprio morto“. Potrebbe sembrare un modo di dire, un luogo comune, ma se viene pronunciato da un prete durante l’omelia della messa domenicale fa un certo effetto. Effetto amplificato dal fatto che lo stesso prete, subito dopo, intona e canta la canzone più famosa dei Nomadi: “Dio è morto”, appunto.

Lui è don Severino Mondelli, parroco in solido di San Corrado a Piacenza, che già domenica 19 febbraio aveva stupito i fedeli intonando a sorpresa “Io vagabondo”, sempre della band fondata da Beppe Carletti e Augusto Daolio.

La canzone, scritta da Francesco Guccini e in scaletta nei concerti del gruppo musicale ininterrottamente dal 1967, non finisce lì e prosegue con il più importante messaggio pasquale: “Noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge“.

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