Figlia di una vittima: “Avevo 21 anni quando mi dissero di papà”

12 Gennaio 2018 10:30

Piacenza non dimentica le vittime della tragedia ferroviaria del 12 gennaio 1997, quando un Pendolino proveniente da Milano uscì dai binari all’ingresso della stazione e ribaltandosi persero la vita i macchinisti Lidio De Sanctis e Pasquale Sorbo, gli agenti Gaetano Morgese e Francesco Ardito, le hostess di bordo Cinzia Assetta e Lorella Santone, Agatina Carbonara e Carmela Landi tra i passeggeri.

Questa mattina, nel 21° anniversario del drammatico incidente, è stata celebrata la messa presso la sede del dopolavoro ferroviario, alla presenza delle autorità locali, ma soprattutto dei familiari delle vittime.

Serena De Sanctis, figlia del macchinista Lidio ricorda quel giorno: “Avevo solo 21 anni quando mi dissero di papà. Sono arrivata a Piacenza assieme a mia madre per il riconoscimento e ho trovato la sala d’aspetto della stazione ferroviaria allestita da pronto soccorso. Tutti si davano da fare. Per noi è importante essere accolti ogni anno dalla vostra città e sentire la vicinanza di chi ancora oggi condivide questo grande dolore”.

Alla commemorazione era presente anche l’ex Procuratore della Repubblica di Piacenza di quel tempo, Alberto Grassi, che ha seguito in prima persona la vicenda: “E’ il fatto più grave che ho dovuto affrontare nella mia lunga carriera ma ciò che mi è rimasto impresso è stato il grande lavoro svolto da  tutte le forze dell’ordine ma anche dai semplici cittadini”.

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