Tumore al fegato trovato con esame quasi unico al mondo da pool piacentino

15 Marzo 2019 05:00

Pochissimi casi segnalati in tutto il mondo: è un risultato eccezionale quello conseguito dai reparti di gastroenterologia e radiologia dell’ospedale di Piacenza che, con una metodica innovativa, hanno permesso una diagnosi precoce di tumore al fegato in un paziente 60enne, permettendogli di iniziare le cure tempestivamente e quindi di salvarsi. Grazie a una telecamera introdotta direttamente nel fegato, l’equipe medica è riuscita a ottenere una valutazione fino a qualche anno fa irraggiungibile. La metodica è stata messa a punto da Giovanni Aragona, neo primario dell’unità operativa di gastroenterologia e da Emauele Michieletti che dirige la Radiologia, sostenuti da un gruppo di medici di alto livello.

Il paziente era stato ricoverato in gastroenterologia per un’ostruzione delle vie biliari. Solitamente la causa dell’ostruzione viene identificata attraverso una particolare tipologia di gastroscopia, condotta inserendo uno strumento attraverso la cavità orale (ERCP). Tuttavia, in questo caso, la procedura standard non era possibile a causa di un pregresso intervento chirurgico intestinale a cui il paziente era stato sottoposto circa 30 anni prima, che impediva il raggiungimento delle vie biliari dal basso, attraverso il percorso classico per via orale. L’unico tragitto che permetteva di individuare la causa dell’ostruzione era attraversare la cute e parte del fegato per entrare nelle vie biliari dall’alto.

La delicata e complessa metodica è stata condotta presso l’U.O di Radiologia di Piacenza con un intervento endoscopico-radiologico a “4 mani”. L’eccezionalità della procedura diagnostica è stata pubblicata sulla rivista scientifica internazionale “Hepatobiliary & Pancreatic Diseases”. 

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