Soubrette “perseguita” l’ex e finisce a processo con il nuovo fidanzato

08 Luglio 2019 18:44

E’ finita in tribunale la vicenda dell’imprenditore piacentino “stalkerizzato” dalla ex e dal compagno della donna. L’uomo riceveva continue mail e messaggi attraverso il telefonino e i social: “E’ ora che cominci a fare il padre e a pagare gli alimenti” questo il tenore delle missive da parte della donna, una delle protagoniste della trasmissione “Grande fratello”. Lei, volto televisivo, aveva raccontato dei suoi dissidi con l’imprenditore anche nella trasmissione televisiva di canale 5 condotta da Barbara D’Urso. Ad essere imputata di stalking la soubrette e il nuovo compagno, un bolognese di 48 anni, entrambi difesi dagli avvocati Monica Magnelli e Andrea Bazzani.

“Lui era come un burattino nelle mani di lei, (il bolognese) lo ha detto lui stesso o lo ha ammesso lei che lo ha presentato come una persona a cui bastava dire “fai del male” e lui lo avrebbe fatto”. Questo passaggio dell’arringa dell’avvocato di parte civile Sara Carsaniga del Foro di Bolzano, ha tratteggiato una coppia di imputati di stalking nei confronti di un imprenditore piacentino, per i quali il pm Sara Macchetta ha chiesto un anno per l’uomo e sei mesi per la donna.

Il processo per le arringhe dei difensori dei due accusati è stato rinviato al prossimo 15 luglio. Per il quarantottenne bolognese è stata chiesta una pena maggiore perché recidivo. L’imputata parlando del suo nuovo compagno aveva detto che era come una pistola fumante: “basta caricarla”. Per l’avvocato tutto sarebbe cominciato quando l’imputata, dopo la rottura con l’imprenditore, aveva deciso che voleva gli alimenti perché avevano in comune un figlio. Nel corso dell’udienza di oggi, 8 luglio, la baby sitter dell’imprenditore e lo stesso avvocato Carsaniga hanno rievocato l’episodio culminante dell’intera vicenda avvenuto nel novembre di un paio di anni fa. La donna con il compagno bolognese si erano presentati presso la casa di Piacenza dell’imprenditore. Si era scatenato un alterco e vi sarebbe stata un’aggressione subita dall’imprenditore che si era difeso. Per separare i due uomini era stato necessario chiamare il 112 e sul posto erano intervenuti i carabinieri di Agazzano.

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