Solidarietà in Congo, don Alphonse Lukoki in visita nella sua terra d’origine

17 Agosto 2019 20:00

“Tata aye, nzala esili! Tata aye, nzala esili!”. Quando hanno visto l’auto di don Alphonse Lukoki all’orizzonte, i bambini e le bambine di Mbenseke, una località a ventotto chilometri dalla capitale del Congo, hanno urlato più volte questa frase: “«Il babbo è arrivato, la fame è finita! Il babbo è arrivato, la fame è finita!”.

Ogni volta, per gli abitanti del posto, la visita del parroco di San Savino nella sua terra d’origine rappresenta una speranza concreta di intravedere una vita migliore, iscrivendosi a scuola, trovando qualche indumento e reperendo i farmaci più urgenti. Qualche giorno fa, don Lukoki è atterrato di nuovo in Congo per proseguire i lavori di costruzione di un asilo.

“Ieri, abbiamo effettuato un sopralluogo con i tecnici del cantiere. Grazie ai fondi raccolti in Italia, in queste settimane realizzeremo l’intonaco dell’edificio – ha fatto sapere il religioso al telefono -. I più piccoli ci sono corsi incontro per ringraziarci e festeggiare il nostro arrivo. È stato un momento emozionante come sempre”. Dal 2004, don Lukoki – attraverso la onlus “Gocce d’acqua” da lui presieduta – ha permesso l’invio di container carichi di generi di prima necessità direttamente in Congo, nonché l’apertura di un istituto scolastico e di un ambulatorio.

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