Settanta operai di Safta incrociano le braccia “Contratti inadeguati”

13 Settembre 2019 10:58

“Contratti inadeguati, malattie non retribuite e licenziamenti ingiustificati”. Ecco le rivendicazioni degli operai di Safta di Piacenza, che sono tornati a scioperare in polemica con la cooperativa fornitrice di circa cento lavoratori subentrata nell’azienda di via Arda in seguito alla liquidazione coatta amministrativa di Cosepi. Ieri pomeriggio, settanta dipendenti dei reparti di stampa, copiatura, taglio, spedizione e movimentazione hanno incrociato le braccia per quattro ore.

“E siamo pronti a intraprendere altre iniziative improvvise – hanno annunciato i referenti sindacali Salvatore Tomaselli e Agron Jaho di Usb e Francesco Canora della Cgil -, finché verrà convocato un tavolo di confronto con la cooperativa”. I punti più critici, in primis, riguardano il livello d’inquadramento dei “vasconisti”, “inchiodato al livello più basso per tanti lavoratori della logistica nonostante l’altissima anzianità e le competenze professionali”.

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