Trovata la radio che Sebastiani ascoltava per restare aggiornato sulle sue ricerche

04 Ottobre 2019 05:00

La radio sintonizzata su un canale di informazione locale per restare sempre aggiornato sulle ricerche che lo riguardavano. I carabinieri del nucleo investigativo di Piacenza hanno appurato che quanto raccontato da Massimo Sebastiani, reo confesso dell’omicidio di Elisa Pomarelli, corrisponde alla verità. E nella casa dell’amico Silvio Perazzi è stata ritrovata ieri, 2 ottobre, durante un sopralluogo alla presenza dei rispettivi avvocati, quella radiolina di cui il 45enne di Carpaneto aveva parlato nel corso dell’interrogatorio di garanzia, utilizzata per capire l’evolversi delle ricerche a suo carico. L’uomo ha raccontato di essersi nascosto nella soffitta dell’abitazione di Perazzi a Costa di Sariano di Gropparello, all’insaputa dell’amico, durante i giorni di fuga e di aver utilizzato una finestra per entrare e uscire dalla villetta a due piani. Un ulteriore elemento che ha trovato conferma nelle prove tecniche effettuate dai miliari. I carabinieri hanno comunque portato via l’impianto del sistema d’allarme per sottoporlo alle adeguate verifiche e per capire se veramente Sebastiani potesse rimanere nel solaio senza che scattasse l’allarme.

Sempre ieri i militari hanno recuperato i pantaloni bruciati di Elisa Pomarelli nascosti dallo stesso Sebastiani nel cortile della villa di Perazzi. Secondo la ricostruzione definitiva sembra che Sebastiani abbia trascorso la prima notte in un capanno, con una tettoia pericolante e un lavandino, all’interno del cortile della casa di Sariano, poi la seconda notte l’avrebbe trascorsa vegliando il corpo di Elisa abbandonato a qualche centinaio di metri dalla casa, sarebbe quindi tornato nel capanno le notti successive e infine si sarebbe trasferito, per una settimana, nel solaio dell’abitazione. E proprio lì i carabinieri hanno recuperato la radio che Sebastiani ascoltava. Sempre dalla mansarda l’uomo poteva vedere il punto in cui aveva lasciato il cadavere dell’amica che poi ha sotterrato il giorno prima di essere catturato.

Elisa è stata uccisa il 25 agosto scorso da Sebastiani nel pollaio dell’uomo a Campogrande di Carpaneto. Quattordici giorni più tardi il suo assassino è stato catturato, su indicazione dello stesso Perazzi, e assicurato alla giustizia. Ora si trova in carcere accusato di omicidio e occultamento di cadavere. Perazzi, padre dell’ex convivente di Sebastiani, è accusato di favoreggiamento ma non si esclude che i nuovi elementi emersi possano alleggerire la sua posizione. Il corpo di Elisa invece non è ancora stato riconsegnato alla famiglia. Sono in corso gli esami autoptici. Dopo il nulla osta Elisa potrà finalmente avere una degna sepoltura.

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